Vangelo a colazione

Pensieri del mattino della famiglia Castaldi (Saronno, Italia) riunita per pregare e crescere insieme.
Riflessioni offerte a tutti per innescare la preghiera nelle famiglie cristiane del mondo.

ITSM006

19 marzo – San Giuseppe Sposo della B. V. Maria

San Giuseppe, nostro protettore

Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’ e di’ al mio servo Davide: Così dice il Signore: “Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti?… Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio. Se farà il male, lo colpirò con verga d’uomo e con percosse di figli d’uomo… La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”».  2Sam 7,4-5.12-14.16

Oggi si celebra la festa di san Giuseppe, lo sposo di Maria santissima e, per quanto ci riguarda, protettore della nostra famiglia e amministratore delegato eletto all’unanimità. La sua statua, che troneggia nel tinello e alla quale manteniamo una luce sempre accesa notte e giorno, ci fu regalata da don Luigi, nostro parroco quando abitavamo a Castellanza. A don Luigi, che in Chiesa aveva deciso di sostituire quella statua con un’altra, sempre di san Giuseppe, ma di fattura più recente, dispiaceva metterla in cantina tra le cose vecchie, così, un bel giorno ci disse: «Voi che siete aperti all’accoglienza, potreste trovare un posto per il mio san Giuseppe, in casa vostra?». Avemmo subito la sensazione che ci fosse offerta una benedizione e così rispondemmo con entusiasmo: «Certo, dallo a noi, don Luigi, lo metteremo al centro della casa». E così è diventato il santo protettore della famiglia, sentinella della casa e nostro amministratore delegato. Dobbiamo riconoscere che san Giuseppe ha svolto il suo lavoro egregiamente, anche se lo abbiamo costretto a tante ore di straordinario. Non c’è mai mancato il lavoro e il giusto benessere, e i ladri quando, durante le nostre assenze, sono entrati in casa, lo hanno visto e se ne sono sempre andati senza prendere mai niente, lasciando spesso la porta spalancata. San Giuseppe discende dalla casa di Davide, è di origine regale ed è a lui che oggi il Signore si riferisce parlando al profeta Natan. È l’uomo che lo Spirito Santo ha scelto per proteggere Maria e Gesù per tutto il tempo che ne hanno avuto bisogno e perché, con il suo lavoro, assicurasse loro il pane quotidiano. A Giuseppe il Signore mandava gli angeli, in sogno, per suggerirgli dove dovesse andare e che cosa dovesse fare, in ogni circostanza della sua vita. Dobbiamo dire che, dal momento in cui lo abbiamo accolto in casa nostra, molti buoni suggerimenti, per le vie misteriose dello Spirito, sono arrivati anche a noi. E quando restiamo fuori di casa, anche per molti giorni, il fatto di lasciare san Giuseppe lì, con la lampada accesa, ci rende tranquilli.

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