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III settimana di Pasqua – Domenica

Evangelizzazione: ripartiamo dalla famiglia

Gesù in persona stette in mezzo a loro [gli apostoli] e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate…». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora… disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni». Lc 24,36-48

Il brano del vangelo di oggi termina con queste parole: «Di questo voi siete testimoni». Dopo la Pentecoste Pietro, pieno di Spirito Santo, uscirà fuori dal luogo nel quale gli apostoli erano rintanati e comincerà la sua vita apostolica proprio da Gerusalemme, come gli aveva ordinato il Maestro: «Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio lo ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni» (At 3,15). Insieme a Pietro, anche gli altri apostoli usciranno in città ed inizieranno la loro testimonianza. Questa è la meravigliosa missione alla quale ogni credente è chiamato e che potrà assolvere con l’aiuto dello Spirito Santo.

Anche noi, nella nostra famiglia, quando trent’anni fa abbiamo cominciato a pregare e a meditare il vangelo insieme, al mattino, pensavamo che la cosa rimanesse circoscritta al nostro contesto familiare, ma nel corso degli anni il Signore ci ha chiesto di uscire fuori per essere testimoni di ciò che ci ha detto. 

Onestamente noi pensiamo di averlo fatto nei semplici modi in cui ci è stato possibile, ma non era sufficiente. Allora lo Spirito Santo ci ha fatto capire che dovevamo rendere pubblica la nostra esperienza familiare, scrivendo un libro ed aprendo il sito www.vangeloacolazione.it. All’inizio lo abbiamo fatto in italiano, poi abbiamo aggiunto la versione in inglese, www.gospelforbreakfast.com

rendendo la nostra testimonianza internazionale. Anche a noi il Signore ha chiesto, iniziando da Gerusalemme, di andare in tutto il mondo. I laici, infatti, devono essere testimoni della risurrezione come è scritto negli atti del Concilio Vaticano II: «Ogni laico deve essere davanti al mondo un testimone della Risurrezione e della vita del Signore Gesù e un segno del Dio vivo» (Lumen Gentium 38). Avendolo fatto nel modo in cui siamo stati capaci, noi abbandoniamo queste iniziative al vento dello Spirito Santo, affinché le porti dove lui vuole: cosa che non mancherà di fare, perché il Signore vivifica sempre le opere compiute nel suo nome che sarebbero insufficienti e inadeguate senza il suo aiuto. Il nostro sogno è che ogni famiglia cristiana diventi, nel tempo, un cenacolo dal quale far ripartire una nuova  evangelizzazione.

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