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VI settimana di Pasqua – Domenica

Pentecoste, battesimo e cresima

«Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi… In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gv 14,15-21

Comincia oggi la settimana di preparazione all’Ascensione, che è il giorno in cui Gesù, compiuta la sua missione terrena, ritorna al Padre. La settimana prossima vivremo quella che ci prepara alla celebrazione della Pentecoste, il giorno nel quale lo Spirito Santo discende sui discepoli e su Maria nel Cenacolo. Per Gesù è tempo di «passaggio di consegne», così nel vangelo di oggi comincia a preparare gli apostoli al futuro che li attende. Nella Pentecoste lo Spirito Santo invierà loro i doni necessari alla missione: la sapienza, la potenza e la consolazione. La sapienza consisterà soprattutto nella conoscenza di Gesù, Figlio di Dio, e nel far memoria di quanto ha loro insegnato, oltre alla capacità di saper leggere i segni dei tempi e all’apertura della mente e del cuore alle future illuminazioni dello Spirito Santo. La potenza è riferita in particolare all’annuncio del vangelo, alla franchezza e all’autorevolezza con le quali viene testimoniato. La consolazione è il dono che sarà necessario nei momenti bui della fede, della missione, della persecuzione e della prova. Questi doni sono gli stessi che Edoardo, il figlio di Maria Francesca e Davide, ha ricevuto nel battesimo la notte di Pasqua, e che Paolo, il figlio di Anna Rita ed Eugenio, riceverà domenica prossima. Essi sono consegnati a Edoardo e Paolo, non per la loro fede, che essendo neonati, ancora non possono avere, ma per quella dei loro genitori e padrini, che si impegnano a educarli cristianamente. Gabriele, il figlio di Gianmario e Francesca, alla fine del prossimo mese riceverà, invece, il sacramento della cresima, nel quale i doni ricevuti nel battesimo verranno confermati, e in virtù del cammino di fede compiuto, si effonderanno in lui con tutta la loro potenza ed efficacia. A questo evento avrò il privilegio di collaborare anch’io, insieme ai genitori e alla chiesa, perché oltre a essere nonno, sono

anche padrino (lo confesso, orgoglioso di esserlo!). In questi giorni con Gabriele, ci incontreremo per dei momenti di preghiera e di meditazione insieme. Saranno momenti di grazia.

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